passaggio al nuovo digitale terrestre 2022

Nuovo digitale terrestre 2022. Il Calendario regionale 2022-2023 del passaggio al DVB T2

Già da alcuni mesi è iniziato in tutta Italia il passaggio al nuovo digitale terrestre 2022.

Che prevede diversi cambiamenti e trasformazioni che rivoluzioneranno il nostro modo di guardare i nostri programmi preferiti alla TV. 

Probabilmente avrai sentito parlare anche tu del cosiddetto Switch-Off. 

Ma le discussioni in merito sono spesso molto confuse e imprecise.

Tuttavia, è molto importante avere chiari i cambiamenti che il digitale terrestre e la televisione tutta stanno attraversando

Perché avranno un impatto notevole sulle nostre vite da telespettatori.

Bisogna essere sicuri che i propri dispositivi siano al passo col nuovo segnale digitale terrestre e la nuova frequenza TV.

In questo articolo vedremo quindi di spiegare che cos’è esattamente e il calendario dello Switch-Off del nuovo digitale terrestre.

Vedremo inoltre tutti i passaggi che porteranno al nuovo standard digitale, indicando le date rilevanti regione per regione.

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    switch off

    Switch-Off: che cos’è il passaggio al nuovo digitale terrestre 2022 e in cosa consiste?

    Prima di tutto, è essenziale comprendere che cosa si intenda per Switch-Off e che cosa comporterà per i telespettatori italiani. 

    Tecnicamente, per Switch-Off si intende quell’operazione volta a spegnere delle trasmissioni in disuso in favore di una nuova codifica.

    Ciò significa che non sarà più possibile visionare le trasmissioni televisive che si rifanno alle vecchie frequenze.

    Bisognerà dunque disporre di un televisore o un decoder compatibile con il nuovo standard digitale terrestre.

    Andando più nel dettaglio, in cosa consiste questa conversione?

    In sostanza, il Governo italiano, in linea con l’Unione Europea, ha ufficialmente deciso il passaggio al DVB T2. 

    Ovvero l’ultima versione dello standard che regola la trasmissione del digitale terrestre. 

    Il DVB T2 è dunque una nuova codifica che comporta notevoli vantaggi rispetto al precedente DVB T.

    La prima versione del digitale terrestre comune a qualsiasi vecchio dispositivo che è stato implementato ormai ben dieci anni fa.

    Il passaggio al DVB T2 comporta in definitiva un’importante evoluzione tecnologia che va tutta a favore dei telespettatori. 

    Dal momento che migliorerà notevolmente la qualità delle trasmissioni televisive sia in termini di audio che di video.

    Infatti, il DVB T2 sarà accompagnato anche dalla nuova codifica HEVC Main10

    L’obiettivo primario è quello di diffondere su tutto il territorio nazionale l’alta definizione per tutte le trasmissioni, arrivando al 4K.

    In termini concreti, l’effetto principale sarà il fatto che anche la tv gratuita potrà essere visionata in HD

    E con tanto di implementazione ai servizi Internet, che le varie emittenti useranno come meglio credono.

    Questa trasformazione è stata decisa prima di tutto dalla stessa Commissione Europea 

    Non solo per migliorare l’apparato del digitale terrestre, ma anche in vista dell’arrivo ormai imminente del famoso 5G.

    Ossia la quinta generazione della tecnologia cellulare. 

    switch off digitale terrestre

    Il 5G, infatti, farà uso della banda 700 Mhz, che era però occupata proprio dal digitale terrestre. 

    Di conseguenza, si è reso necessario liberare questa banda per concederla alla telefonia.

    Adottando per il nuovo digitale terrestre un sistema di trasmissione più efficiente, che è appunto il DVB T2 HEVC Main10.

    Questa codifica ha infatti dalla sua parte il grandissimo vantaggio di trasmettere, come già detto, con una qualità notevolmente migliore.

    Ma al contempo, ed ecco ciò che è incredibile, con un risparmio considerevole della banda utilizzata. 

    In poche parole, il nuovo standard occuperà di meno ma renderà di più.

    Dunque, ora che abbiamo spiegato le modalità di questo Switch-Off, quali sono le date che porteranno a questo cambiamento epocale? 

    Calendario passaggio verso nuovo digitale terrestre

    Vediamo insieme qual è il calendario previsto e le tappe che porteranno all’adozione definitiva del nuovo digitale terrestre.

    Calendario passaggio verso nuovo digitale terrestre 2022.

    Come premesso, il passaggio verso il nuovo sistema tv è già in atto da alcuni mesi. 

    Tuttavia, le tappe che porteranno al passaggio definitivo verso il digitale terrestre 2022 sono diverse.

    Alcune avverranno in modo omogeneo in tutta Italia mentre altre saranno scaglionate e divise regione per regione. 

    Qui di seguito, molto sinteticamente, il calendario previsto per il passaggio verso il nuovo digitale terrestre, tappa per tappa:

    1. Passaggio alla codifica Mpeg 4 / H.264: dal 15 ottobre 2021 all’8 marzo 2022 per le reti nazionali.

    Fino al 30 giugno 2022 per le reti locali.

    1. Liberazione delle frequenze in banda 700 Mhz: avverrà su base geografica dal 15 novembre 2021 al 30 giugno 2022.
    2. Passaggio alla codifica DVB T2: da gennaio 2023.

    Vedremo nel dettaglio ognuna di queste tappe.

    Così da spiegare le dinamiche che interessano i telespettatori e vedere più nel dettaglio le scadenze di ciascuna di esse.

    Nuovo Digitale Terrestre 2022.

    Cambio Digitale Terrestre, come affrontarlo

    La prima tappa della transizione verso il nuovo digitale terrestre è partita già dal 15 ottobre 2021

    A partire da questa data, tutte le emittenti nazionali come Rai e Mediaset potranno abbandonare la vecchia codifica Mpeg 2.

    Retta dall’ormai desueto DVB T, per adottare il nuovo standard Mpeg 4.

    In ogni caso, tutte le reti nazionali hanno già compiuto il cambio frequenze TV entro l’8 marzo 2022.

    Questa nuova codifica è ciò che consente la trasmissione standard in alta definizione. 

    Ciò significa che i canali delle emittenti nazionali saranno visibili esclusivamente in HD, quindi con qualità audio e video maggiore.

    In particolare, il 20 ottobre 2021 la Rai ha definitivamente chiuso il Multiplex 2 e il Mux 5 che utilizzava.

    Così facendo ha ridistribuito alcuni suoi canali in altri Mux che supportano il codec Mpeg-4.

    Tra questi: Rai 4, Rai 5, Rai Yoyo, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Sport+ HD, Rai Scuola e Rai Premium.

    Nella stessa data, i canali Mediaset Tgcom24, Italia 2, Boing Plus, Radio 105 TV, R101 TV e Virgin Radio TV hanno cambiato codifica.

    Poi, dal 3 gennaio 2022, il Mux 1 Rai che trasmette i principali canali Rai sarà spento sui 700 MHz.

    Al suo posto verrà acceso il Mux MR Regionale comprendente Rai 1, Rai 2, Rai 3, Rai News e le versioni regionali di Rai 3.

    Per facilitare il passaggio da parte dei consumatori a questo nuovo sistema TV.

    I principali canali saranno visibili fino al 31 dicembre 2022 anche con vecchia codifica (dal canale 501 in poi).

    In questo modo chi non ha ancora un dispositivo compatibile potrà visionare temporaneamente queste reti.

    Fino a quando non avrà aggiornato il suo televisore o comprato un nuovo decoder.

    Invece, per quanto riguarda le reti locali, la transizione verso lo standard Mpeg 4 non avverrà autonomamente.

    Ma per aree geografiche, in contemporanea con l’argomento della liberazione delle frequenze di cui parleremo tra poco.

     

    Essendo in atto un cambio delle frequenze digitale terrestre, molti potrebbero riscontrare dei problemi circa la visione di questi canali. 

    Sarà pertanto necessario risintonizzare abbastanza frequentemente il proprio televisore o decoder in modo da vedere nuovamente i canali desiderati.

    Potete capire come fare direttamente al Nostro Articolo

    Sintonizzare Manualmente i Canali del Digitale Terrestre

    Nuovo digitale terrestre 2022 quando?

    Ecco quindi il passaggio che al momento preme di più i telespettatori che desiderano vedere i loro canali TV preferiti:

    la liberazione delle frequenze in banda 700 MHz che, come detto precedentemente, saranno abbandonate per dare spazio al futuro 5G.

    Per quanto riguarda questo passaggio, il Governo ha optato per uno Switch-Off che avverrà su base regionale. 

    Alcune regioni hanno già attuato la transizione, che è partita il 15 novembre 2021, ma qui di seguito vi inseriamo comunque il calendario completo dello Switch-Off area per area e quindi regione per regione.

    Per quanto riguarda le zone, il Governo ha suddiviso il territorio italiano in 5 aree con scadenze specifiche. 

    In particolare:

    • Area 1A (Sardegna).

    La transizione è avvenuta tra il 15 novembre e il 18 dicembre 2021.

    • Area 2 (Piemonte, Lombardia, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige).

    Lo Switch-Off è avvenuto tra il 3 gennaio e il 9 marzo 2022.

    • Area 3 (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania).

    Lo Switch-Off è stato completato tra il 9 febbraio e il 14 marzo 2022.

    • Area 4 (Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia).

    È in corso la liberazione delle frequenze, che è iniziata il 1° marzo 2022 e terminerà il 15 maggio dello stesso anno.

    • Area 1B (Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania).

    Avverrà tra il 1° maggio e il 30 giugno 2022.

    Data ultima per la liberazione della banda in 700 Mhz in tutta Italia.

    perchè non si vedono i canali mediaset

    Calendario regionale Switch-Off

    Come premesso, il Governo ha organizzato lo Switch-Off sulla base di una divisione in 5 macroaree. 

    Tuttavia, è comunque possibile individuare le date specifiche per ogni regione italiana. 

    Quindi, qui di seguito vi indichiamo il calendario dello Switch-Off per le tutte le regioni:

    • Dal 15 novembre 2021 al 18 dicembre 2021: Sardegna. Dal 3 al 10 gennaio 2022 (completato)
    • Valle d’Aosta : dal 3 al 7 gennaio 2022 (completato).
    • Piemonte : dal 10 gennaio 2022 all’ 11 marzo 2022 (completato).
    • Emilia Romagna : dal 2 marzo 2022 al 14 marzo 2022 (completato).
    • Provincia di Piacenza : dal 19 gennaio 2022 all’11 marzo 2022 (completato).
    • Lombardia : dal 20 gennaio all’11 marzo 2022 (completato).
    • Provincia di Bolzano : dal 10 al 14 febbraio 2022 (completato).
    • Provincia di Trento : dal 15 al 23 febbraio 2022 (completato).
    • Veneto : dal 24 febbraio 2022 all’ 11 marzo 2022 (completato);
    • Friuli Venezia Giulia : dal 1° marzo 2022 all’ 11 marzo 2022 (completato).
    • Marche: dal 15 al 24 marzo 2022.  (completato).
    • Abruzzo: dal 25 marzo al 6 aprile 2022. (completato).
    • Molise: dal 1° aprile al 7 aprile 2022.  (completato).
    • Puglia: dal 7 al 12 aprile 2022. (completato).
    • Basilicata: dal 11 aprile al 19 aprile 2022. (completato)
    • Calabria: dal 13 aprile al 28 aprile 2022. (completato)
    • Sicilia: dal 21 aprile al 10 maggio 2022. (completato)
    • Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania: dal 1° maggio al 30 giugno 2022. (completato)

    Il 30 giugno 2022 è quindi la data ultima entro la quale verranno aggiornate le nuove frequenze TV.

    Ricordiamo inoltre che sul sito messo a disposizione dal MISE (Ministero Italiano dello Sviluppo Economico).

    Attraverso una brevissima ricerca è possibile verificare la data di Switch-Off per ogni singolo comune e regione.

    Ciò significa che potrai visionare tu stesso le date Switch Off Campania.

    Le scadenze DVB T2 Lombardia e Piemonte, il passaggio nuovo digitale terrestre Veneto, Puglia, Emilia Romagna, Lazio e così via.

    Niente di più semplice.

    Ricanalizzazione canali CH 50-53.

    La ricollocazione dei canali 50, 51, 52 e 53 è cominciata, rispetto agli altri, già a partire da gennaio 2020.

    Questo è stato deciso per evitare problemi di interferenze da e verso paesi esteri.

    Quindi, qui di seguito, puoi trovare la road map della ricanalizzazione dei canali 50-53 area per area:

    • Area Ristretta A: dal 1° gennaio 2020 al 31 maggio 2020 nelle province di Imperia, Savona, Genova, La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, Roma, Latina, Oristano, Sassari.
    • Area Ristretta B: dal 1° giugno 2020 al 31 dicembre 2020 nelle province di Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli, Biella, Novara, Varese, Como, Lecco, Milano, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Cremona, Bergamo, Piacenza; Area di copertura degli impianti di Malles Venosta, Plan De Corones, Brennero, Vipiteno Valle Isarco, Valle Isarco, San Candido, Prato alla Drava, Alta Val Venosta, Curon Venosta e Solda.
    • Area Ristretta D: dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021 nelle province di Trapani, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa, Catania.
    • Area Ristretta C: dal 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021 nelle province di Trieste, Gorizia, Pordenone, Udine, Venezia, Treviso, Verona, Vicenza, Rovigo, Padova, Mantova, Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Pesaro Urbino, Chieti, Pescara, Teramo, Campobasso, Foggia, Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Taranto, Lecce, Matera, Cosenza, Crotone, Catanzaro, Reggio Calabria.

    Passaggio alla codifica DVB T2

    cambio codifica

    Passiamo adesso all’ultimo e fondamentale passaggio verso il nuovo sistema TV: il passaggio verso la nuova codifica DVB T2.

    Lo Switch-Off verso il sistema DVB T2 avrà inizio nel 2023

    Al momento non ci sono ancora disposizioni del governo sulle date precise previste per il passaggio a questa nuova tecnologia.

    Ma ciò che sembra essere certo è che avverrà già a partire dal mese di gennaio del prossimo anno.

    A questo proposito, è fondamentale disporre prima dell’inizio della conversione di un TV compatibili DVB T2.

    O di un decoder DVB T2, altrimenti non sarà possibile visionare i canali del nuovo digitale.

    Per verificare se la tua TV è compatibile con il DVB T2 puoi guardare la Nostra guida oppure continua a leggere.

    Come prepararsi allo Switch-Off?

    Il passaggio al nuovo digitale terrestre, per quanto sia estremamente ricco di vantaggi, richiede comunque degli accorgimenti da parte dei telespettatori. 

    Infatti, è assolutamente necessario disporre di un dispositivo HD e DVB T2 in modo da continuare a visionare i canali televisivi senza alcun problema. 

    Sono già milioni le TV risultate praticamente inutilizzabili in tutta Italia perché non al passo con il cambiamento tecnologico.

    Ed è quindi necessario verificare fin da subito la compatibilità dei propri dispositivi.

    Farlo è abbastanza semplice e non richiede troppi sforzi.

    compatibilità dvb t2

    I metodi per capire se tv è compatibile con DVB T2 sono i seguenti:

    • Verificare le specifiche tecniche del decoder o della TV dai loro manuali o dalle etichette poste sul retro.
    • Verificare la presenza del bollino Platinum DVB T2 HEVC rilasciato sui televisori compatibili dalla DGTVi, associazione italiana sviluppo digitale terrestre.

    È anche possibile verificare la compatibilità facendo una breve ricerca direttamente sulla sua piattaforma web.

    Nel caso in cui il vostro televisore non sia abilitato a ricevere il nuovo segnale digitale terrestre.

    Allora sarà necessario prendere delle contromisure al più presto.

    La prima scelta che potresti fare per correre ai ripari ovviamente è acquistare un nuovo TV compatibile DVB T2.

    Per questo, il Governo italiano ha stanziato fondi per 151 milioni di auro per facilitare l’accesso al sistema tv. 

    Si tratta del Bonus TV, prevede uno sconto di 30 euro sulle TV compatibili nuovo digitale terrestre e i decoder.

    Destinato a tutti coloro che dispongono di un ISEE inferiore ai 20.000 euro.

    Oltre a questo, è anche possibile usufruire di un diverso tipo di incentivo.

    Ossia il Bonus Rottamazione TV, che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022

    Il bonus prevede uno sconto del 20%, fino a 100 euro, sui nuovi tv compatibili con il DVB T2.

    Rivolto a chiunque rottami il proprio vecchio televisore, acquistato prima del 22 dicembre 2018.

    Infine, invece di cambiare TV è possibile dotarlo di un decoder compatibile, che è senz’altro più economico e comunque funzionale.

     

    F.A.Q.

    F.A.Q.
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      Abbiamo visto qual è il DVB T2 calendario per regione previsto per il passaggio al nuovo digitale terrestre 2022.

      Oltre ad aver visto nel dettaglio tutte le tappe che porteranno al nuovo sistema tv.

      Ovviamente, però, è del tutto comprensibile avere ancora dei dubbi a riguardo, data la complessità del tema.

      Per questo motivo, di seguito, troverai una serie di risposte alle domande più comuni circa il passaggio al DVB T2.

      Ed alle tempistiche che lo riguardano.

      Quali sono i vantaggi del cambio digitale terrestre? Quando cambierà il digitale terrestre?

      Il passaggio nuovo digitale terrestre nuovo porterà con sé numerosi benefici per i telespettatori.

      Innanzitutto, la codifica DVB T2 HEVC Main10 garantirà a chiunque di godere dei canali delle reti nazionali.

      In HD e addirittura in 4K (non 8K), il tutto occupando meno banda.

      In pratica si tratta di una trasformazione che, in termini di vantaggi, non ha praticamente aspetti negativi.

      Il cambio segnale tv in favore delle nuove frequenze digitale terrestre sta già avvenendo in buona parte delle regioni d’Italia.

      In modo da liberare le frequenze 700 Mhz destinate al 5G. 

      cambio frequenze

      A partire dal 2023, si completerà il cambio sistema TV con l’adozione della codifica DVB T2 in tutta Italia.

      Da quando serve il decoder DVB T2? I televisori quando cambiano?

      È necessario cambiare il proprio televisore o decoder adottando dei dispositivi in linea con le nuove tecnologie.

      Solo qualora non siano compatibili con le nuove frequenze DVB T2 o nel caso non supportano l’alta definizione.

      Se il tuo apparecchio è HD, allora al momento non dovresti riscontrare problemi. 

      Tuttavia, a partire dal 2023, il codec di riferimento univoco per tutti sarà il DVB T2.

      Di conseguenza devi assicurarti che il tuo TV sia compatibile con questa codifica.

      Altrimenti è necessario rimpiazzarlo con un modello nuovo (tutti i televisori in vendita dal 2017 dovrebbero per legge essere compatibili).

      Oppure, se preferisci, dotarti di un nuovo decoder DVB T2.

      Quando si passa al nuovo digitale terrestre 2022 e al DVB T2? Quando cambiano le frequenze TV?

      Come abbiamo cercato di spiegare nei paragrafi precedenti, salvo sorprese il processo di transizione.

      Che obbligherà tutte le reti ad adottare le nuove frequenze e il passaggio DVB T2 inizieranno dal 2023.

      Al momento il Governo italiano non ha emanato nessuna direttiva sui tempi precisi e in che modo avverrà questa trasformazione.

      Ovvero se avverrà in modo omogeneo su tutta la penisola o per zone, esattamente come per la liberazione delle frequenze.

      In ogni caso, è vivamente consigliato arrivare al 2023 con un televisore o decoder compatibile con il DVB T2.

      In modo da essere sicuramente pronti a ricevere i nuovi segnali TV.

      Esistono altre soluzioni per salvare TV non compatibili?

      Gli unici modi per evitare di rimpiazzare il proprio televisore non compatibile con il nuovo codec DVB T2 sono:

      1. Acquistare un decoder compatibile
      2. Quello di abbandonare definitivamente il digitale terrestre e passare ad altre tipologie di trasmissione tv.

      Ad esempio, si potrebbe optare per la TV satellitare o alla cosiddetta Pay TV. 

      tv satellitare

      In questo modo, si continueranno a ricevere senza problemi tutti i canali delle reti televisive nazionali.

      Nel caso il decoder o TV siano in alta definizione, anche in HD o 4K.

      Cosa succederà con i decoder satellitari? Devono essere cambiati?

      Lo Switch-Off DVB T2 riguarda unicamente i canali relativi al digitale terrestre.

      Pertanto, i canali della tv satellitare non sono coinvolti in questa transizione. 

      L’unico cambiamento che molti canali satellitari stanno effettuando in questo periodo, che non ha a che fare con lo Switch-Off.

      È lo spostamento verso uno standard che supporti l’HD. 

      Di conseguenza ti consigliamo in ogni caso, qualora tu non ne sia provvisto, di acquistare un decoder in alta definizione. 

      Se invece riesci a vedere i canali in HD con il tuo decoder satellitare, allora non dovrai cambiare assolutamente nulla.

      Ho un decoder SKY Q, avrò problemi?

      No, quello di SKY Q è un decoder di ultima generazione con un tuner digitale terrestre incorporato.

      Ciò significa che è assolutamente in grado di ricevere tutte le nuove trasmissioni senza alcun tipo di problema. 

      Quindi non preoccuparti, sei assolutamente in regola!

      Ci saranno problemi a trovare dei TV compatibili con il DVB T2?

      La risposta a questa domanda è piuttosto incerta.

      Per legge, tutti i televisori venduti dal 2017 in poi devono essere compatibili con il codec DVB T2 HEVC Main10. 

      Qualsiasi rivenditore che venda dei dispositivi non compatibili non è dunque a norma di legge.

      Tuttavia, negli ultimi mesi, sono tantissimi i televisori che hanno smesso di funzionare, ed il numero non può che aumentare. 

      I dispositivi interessati dallo Switch-Off sono dunque innumerevoli.

      Questo comporta alcuni problemi. 

      nuovi dispositivi

      Infatti, per quanto i produttori stiano cercando di tenere il passo della domanda inevitabilmente in aumento. 

      In molti prevedono un periodo, seppur breve, di carenza di questo tipo di prodotti. 

      Lo stesso ovviamente vale per i decoder, per quanto la loro produzione sia ovviamente più semplice e rapida.

      È plausibile aspettarsi, nei primi mesi del 2023, una rincorsa ai TV e decoder compatibili con il nuovo sistema digitale. 

      La cosa migliore è quella di giocare d’anticipo: verificare subito la compatibilità dei dispositivi che si hanno a disposizione. 

      E, nel caso in cui sia necessario, adoperarsi in tempi brevi per sostituirli con dei modelli adeguati.

      Ho una TV a tubo catodico, va bene comprare un nuovo decoder o sono costretto a cambiare il televisore?

      Non importa quanto sia vecchio il dispositivo, basta soltanto dotarsi di un decoder DVB T2 e che supporti l’alta definizione.

      In questo modo, non dovrebbero presentarsi problemi.

      Esistono decoder compatibili con la nuova codifica dotati di presa SCART? E TV a tubo catodico con presa HDMI?

      Per quanto l’uscita SCART sia ormai piuttosto in disuso e prossima all’abbandono. 

      Esistono comunque dei decoder compatibili con il DVB T2 dotati di presa SCART.

      Si tratta della soluzione migliore per tutti quei vecchi modelli di televisore a tubo catodico che utilizzano questo formato.

      In questo caso, dunque, non è per forza necessario rimpiazzare il televisore come si potrebbe pensare. 

      Ma basta munirsi di decoder compatibili con presa SCART.

      Nel caso in cui si sia fatto un errore. 

      O sia abbia a disposizione un decoder che utilizza la presa HDMI ma una TV con presa SCART.

      Allora si potrebbe comunque optare per un adattatore HDMI-SCART in modo da aggirare il problema.

      Infatti, non esistono TV a tubo catodico con presa HDMI integrata.

      vecchio dispositivo

      Ho rimpiazzato il mio vecchio televisore, ma sono scomparsi tutti i canali Rai e Mediaset, cosa devo fare?

      Se il televisore è HD (se acquistato recentemente, lo è), dovresti poter vedere tutti i canali senza difficoltà. 

      In questi mesi, però, in seguito al fatidico cambio di frequenze. 

      È del tutto normale che i canali tradizionali possano momentaneamente scomparire dal nulla.

      Ma niente panico: basta semplicemente risintonizzare automaticamente le frequenze del dispositivo e i canali dovrebbero ricomparire.

      Se così non fosse, è possibile che la tua zona abbia ancora qualche problema a ricevere le frequenze corrette.

      Ma si dovrebbe risolvere in tempi brevi.

      Consigliamo di risintonizzare frequentemente. 

      E verificare se il problema è registrato solamente nel tuo televisore oppure se è diffuso in tutta la zona.

      Per i bonus relativi all’acquisto e alla rottamazione della tv, viene considerato sempre l’ISEE?

      L’ISEE viene considerato soltanto per quanto riguarda il Bonus TV. 

      Che prevede un buono di 30 euro per l’acquisto di un nuovo televisore o decoder compatibili con il DVB T2.

      In particolare, in questo caso l’ISEE deve essere inferiore ai 20.000 euro. 

      Invece, per quanto riguarda il Bonus Rottamazione TV, l’ISEE non viene preso in considerazione.

      Se vedo i canali in HD, devo cambiare TV?

      Nel caso in cui tu riesca a visionare senza problemi i canali in HD. 

      allora almeno per il momento non è necessario cambiare tv o decoder. 

      Tuttavia, a partire dal 2023 e con il passaggio definitivo al DVB T2. 

      Dovrai disporre di un dispositivo che sia compatibile con questa codifica.

      Quindi ti consigliamo di verificare la compatibilità del tuo televisore con il DVB T2.

      Tuttavia, a partire dal 2023 e con il passaggio definitivo al DVB T2. 

      Dovrai disporre di un dispositivo che sia compatibile con questa codifica.

      Quindi ti consigliamo di verificare la compatibilità del tuo televisore con il DVB T2.

      Nel caso non lo sia, di sostituirlo o comprare un decoder in regola.

      Ho dei problemi con la ricezione dei segnali TV nella mia regione, cosa devo fare?

      È uno dei problemi più comuni nell’ultimo periodo. 

      Come abbiamo spiegato, negli ultimi mesi è in corso la liberazione della banda in 700 Mhz.

      frequenze canali nazionali

      E dunque molte reti stanno cambiando le loro frequenze per adottare nuovi segnali tv.

      Per i telespettatori, questo significa che, con tutta probabilità, sarà necessario risintonizzare le frequenze del proprio dispositivo. 

      Questo per tutte le regioni italiane, soprattutto quelle che in questo momento stanno attraversando la liberazione delle frequenze 700 Mhz.

      Come nel caso delle frequenze digitale terrestre Sicilia, Calabria e così via.

      È necessario cambiare l’antenna per continuare a ricevere le frequenze del nuovo digitale terrestre 2022? 

      Per nulla! 

      Le antenne attuali, dette a larga banda, possono ricevere le trasmissioni interessate dal nuovo digitale terrestre senza problemi. 

      Di conseguenza, non devono essere considerate per il cambio frequenze tv.

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