È un nuovo sistema di trasmissione della TV digitale terrestre, chiamato DVB T2 (cioè Digital Video Broadcasting di seconda generazione terrestre). Sarà utilizzato per tutte le trasmissioni TV insieme alla codifica di compressione video HEVC (High Effeciency Video Coding. Sarà adottato per risparmiare spazio nello spettro elettromagnetico ma anche per avere prestazioni superiori nella trasmissione audio e video.
Secondo le imposizioni della Comunità Europea la banda 700 MHz, porzione dello spettro dove oggi vengono trasmessi in canali TV nazionali e locali, deve essere impiegata per assicurare la domanda di traffico dati della telefonia mobile in vista dell’arrivo del 5G. Per questo motivo tutte le emittenti televisive sono obbligate ad abbandonare queste frequenze e saranno costrette a passare allo standard del nuovo digitale terrestre DVB T2.
Il passaggio alla nuova tecnologia permette di utilizzare in modo più efficiente lo spettro, permette di avere un minore inquinamento elettromagnetico e consente di trasmettere con una miglior qualità video e audio.
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Dal 1° settembre 2021 inizia la prima parte del passaggio con l’abbandono della codifica video Mpeg-2 e l’adozione obbligatoria della codifica Mpeg-4, cioè quello standard utilizzato per trasmettere oggi tutti i canali in HD. Questa fase della transizione sarà condotta per aree regionali in tutta Italia e si concluedrà il 20 giugno del 2022.
A partire da gennaio 2020 inoltre è già iniziata la ricollocazione dei canali TV su alcune frequenze: in particolare sulle frequenze 50 UHF e 52 UHF per le TV nazionali e sulle frequenze 51 UHF e 53 UHF per i canali locali.
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In questa prima fase se non hai a casa un dispositivo (TV o decoder) compatibile con i canali HD e lo standard Mpeg-4 non potrai più ricevere le emittenti che già trasmettono in Alta Definizione e che andranno progressivamente a trasmettere con queste tecnologie.
Per capire se il tuo dispositivo a casa è già compatibile con lo standard Mpeg-4 (H.264) prova a sintonizzare un canale in alta definizione trasmesso sul digitale terrestre: ad esempio La7 HD (numero 507) o Canale 5 HD (numero 505).
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Il passaggio al nuovo digitale terrestre poi avrà un seconda fase a partire dal 21 giugno 2022 sino al 30 giugno 2022 quando tutte le regioni d’Italia passeranno dal DVB T al DVB T2, lo standard di seconda generazione della Tv digitale.
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Nella seconda tappa della transizione per vedere i tuoi programmi preferiti alla TV dovrai avere a casa un dispositivo compatibile con il nuovo standard DVB T2. Tutti i canali (Rai, Mediaset, La7, Discovery e gli altri) spegneranno le trasmissioni in DVB T e trasmetteranno tutti i canali in DVB T2. Tutti i decoder o TV non compatibili non potranno più sintonizzare i canali.
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Devi dotarti di un dispositivo con un tuner DVB T2 (HEVC). Puoi verificare anche oggi se il tuo TV è compatibile. Scopri qui come fare.
In teoria, se hai acquistato il tuo televisore dopo il 1° gennaio del 2017, questo dovrebbe essere già compatibile, perché a partire da quella data i rivenditori sono stati obbligati a vendere solo dispositivi che supportano il nuovo standard. In ogni caso l’esperto ti consiglia di controllare sul manuale del TV o nella scheda tecnica se è dotato di tuner DVB T2 e se è compresa la codifica HEVC a 10 bit.
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Se invece hai un TV non compatibile puoi sostituirlo con uno DVB T2 o abbinarlo a un nuovo decoder compatibile.
No, assolutamente no. Se il tuo impianto d’antenna riceve già ora il digitale terrestre potrai ricevere anche i segnali TV con il nuovo standard.
In questo caso, se hai verificato che il tuo televisore non funziona con il DVB T2, puoi optare per l’acquisto di un nuovo TV con il tuner compatibile oppure se non hai intenzione di cambiare televisore puoi adottare un decoder con sintonizzatore di nuova generazione da collegare al TV.
Se il tuo nucleo familiare ha un ISEE sotto i 20mila euro puoi inoltre richiedere il Bonus TV, cioè lo sconto di 50 € per l’acquisto di un decoder o un TV con tuner DVB-T2 o con compatibilità per Tivùsat.
LEGGI ANCHE: Consulta tutte le informazioni sul Bonus TV.
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